Ciao a tutti, mi chiamo Antonio Schiavano e sono un fotografo professionista da oltre 25 anni.
Nato a Bari 50 anni fa, la passione per la fotografia scoppia quando avevo 17 anni e da allora la macchina fotografica è diventata il prolungamento del mio occhio.
Sono noto nell’ambiente pubblicitario per le numerose campagne realizzate in ambito moda, beauty e still life. Il mio spirito versatile e curioso e il ricco know-how, mi hanno portato a collaborare con aziende e agenzie per le quali realizzo affissioni, campagne stampa, materiali promozionali, cataloghi, pop, btl, adv e web. Alcune mie collaborazioni: Alitalia, Avon, Cinzano, Deborah, Korff, Kraft, Nivea, Rilastil, The bridge, Trussardi, Zepter.
Il mio studio è situato in Milano in via Giacomo Watt 10, un grande loft daylight dove oltre ad una grande sala posa si alternano ambienti con arredi di design utili a ricreare diversi set.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Nel 1988, dopo una scelta difficile, decido di abbandonare gli studi di Ingegneria e di trasferirmi a Milano per far si che il mio hobby possa diventare da un bel sogno una splendida realtà.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
I miei inizi fotografici provengono dallo still-life, genere in cui ho tutto il tempo per guardare ed eliminare tutto ciò che è superfluo.
Lo stesso linguaggio lo ho riportato nel beauty e il filo conduttore delle mie immagini è la luce che deve disegnare tutto ciò che attraversa.
Una mia caratteristica è tenere il cervello sempre allenato: lavora anche quando è a riposo per creare tutti quei cassetti utili a conservare le idee, per materializzarle quando l’oggetto è tra le mie mani e lo visualizzo.
La tua giornata tipo?
La mia giornata tipo è “Uno, nessuno, centomila”, perché oltre ad occuparmi di fotografia, negli ultimi anni la mia creatività si è spinta nella direzione creativa degli spazi 10watt, nati dapprima come miei studi fotografici e oggi trasformati in un luogo poliedrico ideale per organizzare eventi e produzioni televisive.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Non penso di avere una foto più importante. In questi anni ho superato diverse sfide, ma l’entusiasmo è sempre quello del primo giorno.
Cerco di non utilizzare Photoshop, per me la fotografia è realizzata con la luce e la macchina. Certo in molte situazioni può aiutare, ma la considero come ultima spiaggia.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Con l’avvento del digitale devo dire che oggi non ho una attrezzatura a cui sono legato, ho iniziato con una Nikon Fm e un 50mm, che purtroppo ho perso durante un viaggio, e poi, con l’inizio della professione ho utilizzato 3 Mamiya RZ con tutti gli obiettivi della serie e 2 banchi ottici Toyo 10×12 e 20×25.
Oggi non ho questi legami affettivi, è facile noleggiare qualsiasi cosa in base al tipo di lavoro. Prediligo Canon per il piccolo formato e Leaf come dorso digitale. Per la luce utilizzo flash elettronici, e Arri per la luce continua o mista.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Le cose che non devono mai mancare nella mia borsa sono un treppiede, uno scatto flessibile, i fusibili e la plastilina per posizionare gli oggetti.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
I siti che visito più spesso sono quelli legati all’arte e mi diverto a seguire Pinterest.
Grazie Antonio!
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