Sono Barbara Zonzin. Classe ’70, fate i vostri conti. Nasco veneta, cognome non mente. Vivo ad Amsterdam, per ora. Mi occupo principalmente di fotografia e video di food e di interni. Ho il brutto vizio di farmi pagare per i miei lavori e quindi posso dire di essere una fotografa commerciale. Non sono ossessionata dai lavori personali e dalla ricerca interiore; lavoro meglio quando ho un obiettivo ed una deadline, ma questo non vuol dire che non faccio niente per il pure gusto di farlo.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Ho iniziato alle scuole superiori credo, intorno ai 14 anni. Da che ho ricordi ho sempre fotografato. Sono una persona tendenzialmente pigra e la fotografia mi risultava molto più spiccia del disegno, per il quale non ero propriamente portata.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Credo di averli affrontati tutti nel corso della mia carriera (sport, industriale, still life, catalogo, moda, ritratto…). Alcuni sono arrivati, altri richiesti. Ma tendenzialmente amo circondarmi di persone che mi fanno stare bene e ho trovato nel food dei collaboratori e clienti molto rilassati e gradevoli e non manca mai l’occasione di stare seduti tutti insieme a godersi un gustoso piatto. Con gli interni invece ho l’occasione di visitare bellissimi posti che probabilmente non mi potrei permettere come semplice turista e che la fotografia mi permette invece di approcciare in modo curioso e in piena libertà.
La tua giornata tipo?
Vorrei fosse più organizzata ma tendo a non fare mai cose ripetitive in quanto mi annoio in fretta. In genere se posso mi alzo con calma, quando non decido di andare a correre. Poi le solite cose per mandare avanti la baracca: email, contatti, ricerca, preventivi etc. Nel mezzo ci infilo un impasto di pane o torta, poi cucino il pranzo, a volte fotografo i piatti, poi se ho tempo vado a spasso col cane, poi ancora un po’ di computer, ricerca, video da analizzare, siti da guardare, lezioni da imparare. Poi cena e film. Immancabile. Tutte le sere almeno un film, se posso anche due.
Quando ho tempo e voglia il pomeriggio me ne vado al cinema o in un museo, oppure vedo qualche amico in un bar nuovo. Qualche volta ceno fuori o seguo un workshop di cucina (tendenzialmente asiatica). Adoro le mille possibilità che questa città offre.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Non è una sola fotografia ma è l’esperienza in toto che ritengo ad ora la più importante per me: il viaggio in Asia, a Singapore. Ho avuto modo di confrontarmi con persone che mi hanno fatto capire cosa volevo fare, di cosa ero capace ma soprattutto di cosa NON ero capace. Ho capito che volevo eccellere in qualche cosa ma non era quello che stavo facendo in quel momento. Tornata in Italia ho impacchettato le mie cose, sono partita per l’Olanda mi sono rifatta un’immagine professionale da zero. La più grande soddisfazione di sempre.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Varia molto a seconda del lavoro, soprattutto se faccio video o solo foto, ma quello che non manca mai è la mia Canon 5D MarkII e gli obiettivi. Due macro. Due 50mm. Il resto va dal 16mm al 200mm. Da quando ho deciso di spostarmi spesso cerco di acquistare materiale leggero (70-200 f/4 invece che 70-200 f/2.8 etc). Fondamentali poi un mollettone per capelli, un balsamo per le labbra, il passaporto e il cellulare. Spesso viaggio con due borse e l’assistente, che per mia fortuna è anche il mio compagno Nicola, nonché cameraman. Tanto comunque dove vado io viene lui.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Vorrei una Canon 5D MarkIII e una mirrorless (magari la Sony Alpha 7), ma invece aggiungerò due luci continue da viaggio, un gib ed probabilmente un drone per le riprese video. Al momento non ho nulla da dare via. Non sono troppo legata all’attrezzatura e appena qualcosa diventa di troppo lo vendo. Non ho mai nulla di inutilizzato in casa.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Ahimè non visito siti regolarmente ma sono costantemente online quindi immagini ne vedo quotidianamente a centinaia. La mia ricerca è più casuale. Uso molto Pinterest per creare le moodboard per i lavori ma se devo cercare ispirazione esco a fare una visita al museo, vado al cinema o vado al parco col cane. Quando vivevo in Italia il mio “ufficio creativo” era l’automobile, perché viaggiavo tantissimo, ma qui, che non ho l’auto, mi trovo soluzioni alternative (che sono anche più salutari).
Grazie Barbara!