Mi chiamo Cristiano Zabeo, ho 41 anni (li ho accettati tutti), sono un fotografo e Ambassador per Leica Camera Italia e vivo tra Milano e Varese.
Il mio lavoro va dal reportage nell’ambito musicale al sociale, alla fotografia di matrimonio ed eventi.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Mi ha sempre affascinato la fotografia per la sua forza, per quella possibilità che ha di raccontare quell’attimo esatto, quel ricordo che appartiene solo a lei e alla musica. in effetti ho iniziato a fotografare quando la musica ha iniziato ad occupare le mie giornate in maniera diversa, quando praticamente ho iniziato ad ascoltarla e basta. in qualche modo penso di ESSERE fotografo da sempre, e di FARE il fotografo da quando mia moglie mi ha spinto a lanciarmi nella giungla 🙂
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Mi occupo di fotografia inerente al mondo della musica perché mi è risultato più semplice entrare in questo mondo, avendolo frequentato per tantissimi anni da musicista. mi piace lavorare nei backstage e provare a raccontare quello che si respira prima di un concerto, tutta quella tensione che esplode durante il live. Oltre a questo mi occupo di eventi, matrimoni e reportage sociale.
La tua giornata tipo?
La mia giornata inizia a 100 all’ora (e non fa per me). Mi dedico molto alla famiglia, sveglia presto (per me che sono nottambulo è davvero una tortura), ci si prepara e una volta portate le bimbe a scuola, inizia il tutto. Caffè, computer, notizie, mail… insomma quello che fanno tutti più o meno. Poi dipende tutto da impegni specifici, quindi post produzione oppure si parte per il set, etc etc.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
“Ogni scarrafone è bello a mamma soja”, però in effetti c’è una foto a cui sono molto legato. era il 2013, mi trovavo a Lamu, in Kenya per conto di Anidan (anidan.org – anidan.it), una Ong spagnola che lì ha costruito un orfanotrofio. Un giorno siamo andati dalla parte apposta dell’isola dove c’era una scuola che stava, purtroppo, per chiudere. Siamo partiti portando libri, penne, quaderni, latte, merendine, succhi di frutta ecc per i bambini, ma soprattutto con la volontà di fare il possibile per permettere alla struttura di restare aperta. Fra tutti, questo bambino mi aveva colpito per la tristezza causata dall’imminente chiusura. ci sono legato perché mi ricorda sempre la fortuna che ho.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Nella borsa ci sono:
Leica Monocrom typ246
Leica Q
Leica SL
Elmarit 24/90
Summicron 35mm
Flash sf40
Ammennicoli vari
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Dare via assolutamente niente, ho venduto troppe cose negli anni e poi ricomprate, aggiungere credo un summilux 50 per ora.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Grazie Cristiano!
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