Ciao, mi chiamo Davide Bernardi sono nato 35 anni fa a Biella, vivo e lavoro a Milano da quasi 10 anni con una parentesi di circa due anni e mezzo a New York.
Prima di fare il fotografo ho lavorato come Graphic / Web Designer in varie agenzie, per poi approdare nel mondo della fotografia all’inizio come assistente e poi come fotografo freelance.
Attualmente sono docente presso Scuola Mohole a Milano.
Quando posso giro per il mondo, adoro cucinare e fotografare la mia gatta.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Ho iniziato a fare fotografie (inconsciamente) e in maniera molto sporadica verso il 1995/1996, quando documentavo la mia attività di writer con una Canon Prima AF-7, regalatami ad un compleanno e che ogni tanto alternavo con la reflex di mio padre una Fuji STX-2. Nel 2001 acquistai la mia prima macchina fotografica digitale, una Canon PowerShot A10, ma l’anno successivo passai ad una macchina secondo me fenomenale per l’epoca, ovvero la Nikon Coolpix 4500. Non scattavo con consapevolezza allora, poi piano piano, capii che era quello che mi piaceva fare veramente e cercai di studiare meglio, fino a che non iniziai a fare l’assistente per alcuni fotografi e da li è partito tutto.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Su tutti il ritratto, anche se comunque mi piace molto variare sopratutto per i miei progetti personali con altre tipologie fotografiche come il paesaggio (tradizionale e urbano) e la street.
La tua giornata tipo?
Ora che insegno quasi a tempo pieno, sveglia alle 07:00, caffè a litri (colpa degli anni vissuti negli Stati Uniti), doccia e via. Quando non insegno dipende da cosa c’è da fare, ma adoro tantissimo perdermi su Tumblr e Pinterest in cerca di ispirazione e pianificare i miei viaggi.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Non ne ho una in particolare, ce ne sono tante, legate a vari momenti della vita personale e lavorativa.
Se dovessi scegliere, c’è un ritratto di mia madre, che scattai più di 10 anni fa.
Poi c’è un progetto di ritratti di partigiani e staffette al quale sono particolarmente legato che si intitola Resistenti.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Una Sony a7 II, con due obiettivi: un 55mm f/1.8 e un 28mm f/2.0, batterie e carica batterie, una telecomando remoto, un filtro ND variabile, varie schede SD e una pompetta per pulire il sensore. Quando viaggio mi piace stare più leggero e uso una Fujifilm X100S, con la quale ho realizzato la mia ultima pubblicazione indipendente Tokyo Bound.
Ho anche varie corpi macchina analogici tra cui una Mamiya RZ67 che uso spesso con un dorso Polaroid.
Ho sempre con me, anche un esposimetro Sekonic L-308S e una torcia Led Yongnuo YN-160S.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Per ora il mio set up va abbastanza bene cosi, magari un domani se i prezzi saranno più accessibili, mi piacerebbe passare ad un sistema medio formato digitale come Pentax o Phase One.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Tumblr e Pinterest su tutti anche se non sono specifici per la fotografia. Guardo spesso anche i siti di due fotografi americani che conosco personalmente: Noah Kalina e Emiliano Granado.
Per i tecnicismi da super nerd DPReview.
Grazie Davide!