Mi chiamo Emanuele Reguzzoni, ho 40 anni, sono nato a Busto Arsizio e vivo tra la mia città natale e Fuerteventura, un’isola delle Canarie.
Mi occupo di fotografia di reportage e di viaggio e negli ultimi anni mi sono lanciato nel ritratto e nella moda.
Alle Canarie organizzo, insieme ad un collega e amico, dei workshop di fotografia di paesaggio e mi occupo anche di produzioni foto/video.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Ho studiato architettura a Milano e, durante i miei studi, nel 2001 sono andato a Praga, come studente Erasmus.
Prima di partire mi sono comprato una Pentax me-super e subito dopo il mio arrivo ho seguito un corso di fotografia organizzato dalla facoltà di architettura di Praga. Nello studentato dove vivevo c’era anche una camera oscura e con alcuni amici abbiamo passato molte serate a sviluppare e stampare le nostre foto.
Già fotografavo con alcune point and shoot analogiche ma lì a Praga è nato l’amore per quello che oggi è il mio lavoro.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Reportage sia a sfondo sociale che di eventi, fotografia di viaggio e ritratto.
La tua giornata tipo?
Non ne ho una tipo ma quando non fotografo passo molte ore davanti al pc a fare post produzione, a mandare mail ai vari clienti, a curare i social, a studiare nuovi progetti o a guardare il lavoro di altri fotografi, poiché ritengo che anche attraverso la visione degli altri si migliori come fotografo.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Una delle fotografie a cui sono più legato l’ho scattata del 2005. La mia ragazza dell’epoca faceva la volontaria in una Onlus che porta in Italia, per brevi periodi, i bambini delle zone colpite da Chernobyl. Stavano passando un pomeriggio in piscina e io li ho raggiunti con la mia Pentax me-super e alcuni rullini Ilford Hp-5.
Ho fatto un mini reportage e gli occhi velati di tristezza di quei bambini sorridenti mi sono sempre rimasti nel cuore.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Da quando ho iniziato a scattare in digitale c’è sempre stata una Nikon nel mio zaino fotografico.
Ora possiedo due corpi full frame (D3s e D750), due zoom (24-70 e 70-200) e una serie di ottiche fisse (35, 50 e 85) e a seconda del lavoro cerco di scegliere la combinazione migliore.
Nel mio zaino poi trovano sempre posto il mio Macbook Pro, un lettore di schede e un hdd esterno per i backup.
Nell’ultimo anno ho usato spesso anche una Fuji Instawide, la adoro!
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Mi piacerebbe comprare una mirrorless (Fuji X-T2) e una medio formato analogica.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Mi piacciono molto i reportage proposti da Internazionale, ma non ho un sito di riferimento.
Solitamente i social (Facebook e Instagram in primis) sono buoni punti di partenza per scovare lavori interessanti e stimolanti.
Grazie Emanuele!
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