Mi chiamo Fabrizio Rainone vivo a Londra ma ho una seconda base di lavoro a New York. Fotografo di professione dal 1990, lavoro dovunque mi portano le commissioni dei clienti.
Sono nato a Genova e in gioventù sono stato un giocatore di calcio professionista per la U.C. Sampdoria.
Dopo essermi laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università di Genova, ho poi studiato regia cinematografica a Roma, imparando da Michelangelo Antonioni e Vittorio Storaro. Dopo aver prodotto alcuni cortometraggi mi sono imbattuto nella fotografia di moda, con uno stile ed un linguaggio personali “che combinano elementi di ribellione e di opulenza” (come li ha definiti il critico fotografico Steve Slocombe).
Le mie foto sono state esposte a Londra al Truman Building, alla Charing X Gallery e a New York al Beatrice Inn, grazie a Paul Sevigny.
L’anno scorso il Rock Star Chic (libro sulla moda in stile rock, edito dalla Farameh Media-The Curated Collection) ha pubblicato 8 pagine di mie immagini.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
La prima volta che mi sono ritrovato con una macchina fotografica in mano (prima solo Super 8 e Ariflex 16mm) è stato su un set cinematografico a Madrid nell’88, dove ero quarto assistente alla regia, quando il fotografo di scena si ruppe un braccio cadendo da una scala. Visto che non potevano interrompere le riprese, il produttore esecutivo mi “ordinò” di continuare seduta stante a fare le foto di scena… Poi 2 anni dopo, grazie alla mia ex moglie, una modella tedesca, cominciai come fotografo di moda, aiutato molto dal mio “film direction” background.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Moda, Beauty, Musica.
La tua giornata tipo?
La mia giornata tipo: se è tempo di produzione in vista è decisamente frenetica e molto lunga dove scouting locations, castings e meetings si intrecciano.
Altrimenti molto meno intensa, principalmente al mio “desk” e questa è la parte che mi piace di meno.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Non mi è facile individuare la foto più importante nella mia carriera (ce ne sono troppe) ma sono orgoglioso dello shooting fatto a Newark (di fronte a New York) con la top model/actress Brooklyn Decker e gli Hells Angels New Jersey per un fashion/art magazine tedesco. Gli Hells Angels, a difesa della loro integrità,non si fanno mai fotografare per nessuna pubblicazione o evento, infatti quando avevo iniziato le “trattative” (durate 2 mesi!) loro avevano appena rifiutato un’offerta con molti soldi da Victoria Secret per sfilare con le loro moto e giacche Harley Davidson insieme alle loro modelle. Oltre a ciò si mise di traverso anche il marito di Brooklyn, il famoso tennista americano Andy Roddick, a cui non piaceva l’idea di vedere la neo-moglie (era il 2009) posare con gli Hells Angels, visti da molti come “criminali” negli States. E invece con me gli Hells Angels (da cui avevo comprato una Harley usata anni prima e a cui piacevano le mie foto) lavorarono gratis, visto che era una storia editoriale con zero budget.
Un’altra foto importante, perchè conosciuta, è quella con la modella inglese Cara Delevingne nella vasca da bagno insieme ad altre 2 modelle.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Dentro la mia borsa c’è sempre il mio esposimetro Minolta, l’inseparabile Nikon N90S, la Canon EOS 5D, a volte anche la Mamiya RB645, obbiettivi solo fissi 28mm, 50mm, 85mm per le reflex… per snapshots backstage una piccola Yashica T4 (film) e una mini Canon PowerShot.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Vorrei aggiungere una videocamera e forse dare via la Mamiya.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Sono una navigatore un po’ casuale non ho un sito fotografico fisso.
Grazie Fabrizio!
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