Ciao, mi chiamo Federico Arcangeli, sono nato il 12 luglio 1983. Vivo a Rimini, un piccolo paese sulla costa est in Italia. Non sono un fotografo professionista, scatto per divertimento e passione.
Amo le persone e la loro imprevedibilità.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Mi sono approcciato alla fotografia da meno di due anni. È iniziato tutto con una Pentax Super ME che avevo in casa. Un giorno, forse per noia, ho montato un rullino e poi da lì molti altri. Quindi direi che più della fotografia in se, è stata la macchina fotografica ad attirarmi.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Sin da subito sono stato attirato dalle persone. Anche quando guardavo fotografie su internet o riviste, mi soffermavo maggiormente su di esse. Quindi mi sono ritrovato a fare street photography e ad oggi è l’unico genere fotografico a cui mi dedico.
La tua giornata tipo?
Ci sono giorni che programmo di uscire a fare foto e giorni in cui invece no. Che sia uno o l’altro però, ho sempre la fotocamera con me.
In primis, setto la macchina per essere preparato, perché le cose in strada accadono velocemente e basta pochissimo per farsi sfuggire il momento decisivo.
Sono solito girovagare senza una meta precisa muovendomi in fretta e non restando mai troppo nello stesso posto, ma può capitare di trovare un luogo, una situazione od una luce interessante ed allora la miglior cosa da fare è fermarsi ed aspettare che sia il momento decisivo a venire da te.
Ultimamente sto lavorando ad un progetto, un po’ al limite della street photography, che mi costringe a lavorare in luoghi al chiuso e ristretti dove è richiesta la massima discrezione, quindi devo per forza cambiare il mio approccio alla fotografia ed è per me una piccola nuova sfida.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
È difficile per me scegliere la foto più importante, perché sono affezionato in qualche maniera a molte di loro. Sicuramente una tra le più significative è questa della serie FREEZE che non mi stancherò mai di guardare.
L’ho scattata nella metropolitana di Milano durante un pomeriggio passato in città. Avevo fatto diverse foto con il flash per provare una vecchia FED2 che mi era da poco arrivata. Come capita molto spesso usando la pellicola, ci si dimentica dei singoli momenti immortalati e li si visiona tempo dopo.
Rivedere questo scatto dimenticato è stata per me una piccola scossa che mi ha spronato a continuare.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica? Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Amo la spontaneità nelle foto, ed il miglior modo per ottenerla è essere i più invisibili possibile. Ho iniziato usando una reflex, passando poi per macchine a telemetro che, accompagnate da un piccolo flash esterno, ho utilizzato per molti scatti del progetto “FREEZE”. Nell’ultimo periodo però, la mia scelta è ricaduta su piccole “punta e clicca” molto più discrete. Per esempio per “Summer Attitude” ho utilizzato una Olympus Trip 35 del ’67. E’ una macchina con un obiettivo nitido e dalla messa a fuoco zonale. E’ automatica e inoltre funziona senza batterie. Tutte caratteristiche che la rendono fantastica, ma il suo più grande pregio è che non ti fa sembrare fotografo agli occhi della gente. Ho anche una piccola Ricoh GR1 che sto utilizzando per il mio ultimo progetto. Il suo 28mm è perfetto per gli spazi chiusi in cui mi devo muovere, inoltre scompare in una tasca che, come avrete già intuito, è l’unica borsa che spesso mi porto in giro.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Ci sono un paio di siti che visito spesso. Ho un blog su Tumblr e di conseguenza mi trovo spesso a visionare foto postate da tutto il mondo taggate #streetphotography. Tra i blog su Tumblr che visito più spesso c’è worldsp.co dove vengono rebloggati scatti sempre di alta qualità. Un altro sito che mi sento di consigliare è World-Street.Photography. E’ interamente dedicato al genere e ci sono diverse competition che sfociano a fine anno in un libro ed una mostra dove sono racchiusi gli scatti migliori.
Grazie Federico!