Mi chiamo Giovanni Del Brenna, sono nato a Genova nel 1974, vivo a Roma ma a luglio mi trasferisco a Parigi. Dopo essermi laureato in Ingegneria a Milano ho fatto l’International Center of Photography di New York. Per lavoro passo dal ritratto alle fotografie di interni passando per assegnati di life-style. Come lavoro personale mi posiziono in una zona ambigua tra street photography e fotografia “d’arte”, ma non penso di appartenere a nessuna delle due categorie.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Ho iniziato a fotografare da piccolo perché mio padre era un fotoamatore e da quando ho preso la sua Leicaflex SL in mano penso di avere sempre voluto diventare un fotografo.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Mi piace la Fotografia. Non particolarmente la tecnica fotografica ma quello che riesce ad esprimere. Mi piacerebbe potere fare di tutto, che i generi si contaminassero di più fra di loro. Non ho un genere preciso e penso che da un punto di vista lavorativo sia un difetto. Mi piace fotografare la realtà e il ritratto, non riesco a creare a tavolino un’immagine.
La tua giornata tipo?
Non ho una giornata lavorativa tipo. La mia quotidianità dipende molto dalla vita famigliare. Mia moglie lavora a tempo pienissimo e abbiamo tre figli. Il mio lavoro personale in questo momento ne soffre, mi piacerebbe poter girare di più per promuovere il mio libro auto-prodotto Ibidem, e quando ho degli assegnati mi organizzo per farli.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
È difficile dire quale fotografia è più importante. Ne ho varie che ad ogni momento della mia passione mi hanno fatto capire qualcosa. Quella che mi ha dato più soddisfazione è quella che ho scattato sugli scalini del Metropolitan Museum di New York che Grazia Neri ha scelto come una delle sue fotografie preferite per un articolo su di lei.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Ho due borse. Una per lavori “leggeri” e una per lavori “pesanti”. Per il mio lavoro personale uso la leggera con una Nikon D800, un 35 f/2, un 50 f/1.8, un 17-35 f/2.8 o un 24 PC-E, un paio di batterie di ricambio e varie schede di memoria. Per i lavori pesanti aggiungo 3 flash (SB-800, SB-600 e un Yongnuo YN565EX), 4 flash transceiver, un 85 f/1.4, e una sacca con cavalletto, 2 stativi e 2 ombrelli.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Ho appena comprato dei flash Lumedyne usati che devo ancora provare e riprovare prima di usarli a pieno nel mio lavoro.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Time Light-box, Conscientious, l’Oeil de la Photographie ed altri random, il tutto senza una periodicità precisa.
Grazie Giovanni!
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