Mi chiamo Maurizio Rellini, ho 40 anni e vivo a Terni.
Dal 2006 sono fotografo di viaggio freelance e le mie foto sono distribuite da alcune agenzie fotografiche quali Simephoto, 4Cornersimages, Estockphoto, bildagentur schapowalow, Gettyimages.
Mie foto sono apparse su copertine delle maggiori riviste e pubblicazioni quali: National Geographic Traveler (Ed. USA, UK, China) Lonely Planet, Rough Guides, Sunday Times Travel, Time Out, GEO, Qui Touring, Meridiani, Bell’Europa, Clementoni, Ravensburger, su campagne pubblicitarie della Costa Crociere, della American Express, del ministero dell’agricoltura degli Stati Uniti.
Svolgo la mia attività senza limiti geografici anche se le mie destinazioni preferite, dove torno spesso, sono il nord Europa, l’Asia e l’Oceania.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Ho cominciato in un viaggio in camper con 3 amici a capo nord dopo la maturità. Uno di questi già maneggiava con le diapositive e la camera oscura e mi sono ricordato di avere in un cassetto una Nikon FM2 di mio padre. Mi divertii così tanto che non ho più smesso.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Mi ritengo un fotografo abbastanza poliedrico, spazio dal paesaggio all’architettura, dal reportage fino al matrimonio. Per ogni genere ho un’attrezzatura dedicata: per l’architettura uso il Canon TS-E 17mm e il Canon TS-E 24mm II, per il paesaggio soprattutto il Canon TS-E 45mm, il Canon TS-E 24mm II e il Canon EF 70-200mm IS II; per il matrimonio e il reportage in generale il Canon EF 85mm 1.2 e il Canon EF 35mm.
La tua giornata tipo?
Quando parto per un viaggio fotografico mi muovo in camper quando possibile per avere la maggiore libertà; i momenti più importanti sono ovviamente alba e tramonto quando la luce naturale dà il meglio di sé, il resto della giornata lo passo a fotografare interni, persone e a riposare…fare un’alba è facile ma quando in un viaggio ti ritrovi a farne 20-30 consecutive anche recuperare la stanchezza diventa importante!
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
A dire il vero non ho una foto preferita, tendo a stufarmi molto presto delle mie foto. Quella che mi ha dato maggiori soddisfazioni è stata Iceland no.2 che mi ha fatto vincere due importanti competizioni internazionali come il PX3 (Paris photo prize) ed il Worldwide Photographic Gala Awards (a pari-merito con un mostro sacro come Peter Lik) e che è esposta alla Biennale di Malaga.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Utilizzo attrezzatura Canon soprattutto per le ottiche decentrabili, indispensabili sia nell’architettura per mantenere le linee prospettiche che nel paesaggio per controllare la profondità di fuoco, e per il “carattere” dei fissi.
Questo quello che uso: Canon EOS-1D X, Canon EOS 5D Mark III, Canon TS-E 17mm, Canon TS-E 24mm II, Canon TS-E 45mm, Canon EF 70-200mm IS II, Canon EF 35mm, Canon EF 85mm 1.2, PocketWizard, duplicatore, filtri LEE.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Penso di prendere la Canon 5Ds quando uscirà anche se il mio progetto è di tornare a scattare con formati più grandi come quando ho iniziato quasi 20 anni fa: in particolare ho intenzione di prendere l’Arca Swiss RL3d 4×5 con ottiche Schneider e dorso CREDO.
Grazie Maurizio!
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Rellini Art Studio