Ciao mi chiamo Pierluigi Costantini, nato a Pescara nel 1975.
Se è vero che la vita inizia a 40 anni, bhè allora la fotografia mi ha portato a nuova vita.
Ho studiato Giurisprudenza ed ho ultimato il mio percorso di studi, ma sapevo che l’avvocatura non sarebbe stato il mio mondo. Musicista Rhythm ‘n Blues (bassista) per molti anni, ho svolto diversi lavori fino a quando non ho deciso di mollare tutto e concentrarmi sulla mia passione: la fotografia.
Vivo e lavoro principalmente a Pineto, paese turistico sul mare in Abruzzo, dove suddivido il mio tempo al ritratto in studio e il wedding storytelling.
Cerco di viaggiare il piu possibile, perchè la mia più grande passione è la Street Photography ed ho capito dopo una fase di studio che il mio ambiente naturale è la strada.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Dopo molti anni passati lavorando in ambienti molto diversi, avevo capito che il mio sogno era quello di lavorare in un ambito creativo; fino a quando non ho deciso di mollare tutto e concentrarmi sulla mia passione: la fotografia, con tutte le difficoltà di chi da solo si mette di nuovo in gioco.
Non c’è un momento preciso nella mia vita in cui ricordo di aver preso una macchinetta in mano, di certo ricordo che dietro ogni foto sviluppata scrivevo a penna i settaggi della mia vecchia Pentax Lx, una sorta di Lightroom Hand Made.
Iniziai perché sempre attratto dall’estetica di tutto ciò che mi circondava.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Mi sono confrontato con vari generi fotografici. Amo la Street Photography che è reazione agli stimoli visivi, prontezza di riflessi, capacità di anticipare gli eventi; fotografare l’umanità nel loro contesto abituale ma con occhi diversi, per me ha un fascino indescrivibile. Adoro il ritratto perché è un genere che mi mette in contatto con il soggetto, entro in simbiosi emotiva con chi ho difronte, in sostanza è sempre un arricchimento.
Mi dedico molto al wedding dal punto di vista dello “storytelling”, in tutti questi generi collegati fra loro il fattore umano è indispensabile. L’umanità è al centro della mia fotografia.
La tua giornata tipo?
Fortunatamente in questo lavoro non esiste una giornata tipo, ma al contempo è necessaria una pianificazione scrupolosa, uno degli aspetti più importanti. Molto tempo lo dedico alla mia formazione, sempre alla ricerca di stimoli e nuove opportunità. Amo vivere il silenzio della notte, nella quale dare ampio respiro alla post-produzione.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Non sono legato ad una fotografia in particolare, perché cerco sempre di andare avanti nella mia visione delle cose e cerco sempre stimoli nuovi. Penso sia un aspetto determinante nella fotografia attuale (dove tutto viaggia alla velocità della luce) reinventarsi sempre. Sono legato piuttosto alla mia formazione, a quelle persone che ho incontrato nel mio cammino formativo che hanno fatto in modo che potessi vedere con occhi nuovi e che hanno creduto in me.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Attualmente mi trovo in momento di transizione reflex vs mirrorless, ma ad oggi convivono pacificamente completandosi a vicenda, ma in base agli spostamenti porto con me una Canon Eos 5D MIII con Sigma Art 50mm f/1.4, il minimo indispensabile. Per il wedding invece ho un parco ottiche e accessori completo: Canon 16-35mm f/2.8, Canon 24-70mm f/2.8, Canon 100mm Macro f/2.8, 2 flash Canon 600 ex-rt e una Instax Mini 90 con cui fare dei candid photoboot.
In studio per la ritrattistica uso sempre Canon Eos 5D MIII + Canon 100mm Macro f/2.8 obiettivo che mi garantisce una distanza dal soggetto non invasiva ma comunque mantenendo un contatto.
Invece la mia bag preferita per la street è composta da una Fujifilm X-T1 con il suo Fujifilm 18-55 f/2.8-4 che non ha nulla a che vedere con altri plasticoni in commercio. Porto con me 5 batterie tutte cariche, scattando molto ho la fobia di non avere sufficiente carica. Un MacBook, una tavoletta Wacom e un HD esterno per editing e post produzione e soprattutto backup.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Non credo attualmente di dare via nulla, in passato mi sono pentito di aver venduto delle ottiche. Sicuramente un nuovo corpo Fujifilm X-T2 con 35mm e pian piano riuscire a completare il passaggio da reflex a mirrorless.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Dedico molto tempo alla lettura è formativa e stimola di più il pensiero, ad ogni modo trovo interessanti siti di street photography:
in-public.com
world-street.photography/en
abstractcollective.com – collettivo del quale faccio parte
Grazie Pierluigi!
Link:
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