Viola Di Sante, 26 anni, Roma, stagista.
Ho scelto la fotografia come mezzo perché sento un profondo bisogno di conservare i momenti e questa sensazione mi porta a scattare un gran numero di foto ogni giorno. Quando “vedo” una foto devo per forza improvvisare un piccolo set e scattarla subito. È come se dovessi assolutamente cogliere ogni occasione altrimenti sento una specie di senso di perdita e di tristezza.
Se non trovo nessun “companatico” del soggetto a portata di mano, spesso inquadro le mie stesse mani o faccio un autoritratto (questo è vero a tal punto che da quando la mia modella preferita (mia sorella) è in Cina per lavoro ho iniziato una serie di foto sulla mia ombra).
Mi piace cercare di cogliere il lato strano e misterioso della vita di tutti i giorni. Per questo spesso nelle mie foto appare un oggetto comune che in quel momento, per un motivo indipendente dalla mia volontà, rivela un lato inaspettato, assoluto, come quando capita di vivere una coincidenza un po’ assurda. Io non faccio altro che registrare questo momento “di grazia”.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
La prima volta che ho sperimentato la fotografia avevo 17 anni. Ho trovato una vecchia macchina fotografica a pellicola (la Yashica della foto) a casa di mio cugino. Ho provato a chiedere al mio ragazzo dell’epoca (che era un fotografo) di insegnarmi ad usarla. Lui ha risposto di no (sì, in effetti era un idiota) quindi ho dovuto capire da sola come fare. Da lì in poi è venuto tutto molto naturale. Ho continuato a studiare giurisprudenza ma mi sono sempre esercitata con la fotografia, analogica e digitale. Solo da poco ho capito che le mie vere passioni sono la fotografia, l’art direction e il videomaking. Al momento sto cercando di conciliare queste passioni con ciò che ho studiato. Nel 2017 le mie foto sono state pubblicate su Sukeban Magazine e selezionate per 30 under 30 Women Photographers. Grazie a questo bellissimo progetto parteciperò alla mostra collettiva che sarà allestita a Monti (The Popping Club, Via Baccina, Roma) dal 30 settembre al 30 ottobre.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Non saprei in che genere inquadrare le mie fotografie, diciamo che mi piace definirle “romantiche”, oppure, come mi ha suggerito da poco un amico, “di sentimenti”, sempre per quella sensazione vaga che cerco di creare. Oppure potrei dire che è una street photography di nuvole con forme strane.
La tua giornata tipo?
In genere sono iperattiva e mi piace riempire le giornate di cose da fare/amici da vedere e addormentarmi solo completamente sfinita. I miei posti preferiti sono cinema e musei. Negli ultimi tempi, dato che lavoro, concentro le uscite fotografiche nel weekend. Fortunatamente il lavoro mi aiuta a compartimentare i tempi e le giornate e scatto molto più di prima (mentre studiavo) e con più “intenzione”.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Ho questo problema: che la più bella è l’ultima che ho fatto e tutte le altre le trovo insignificanti. Comunque questa mi sembra ancora abbastanza bella. È la foto di una ragazza distesa a pancia sotto sulla sabbia, col braccio proteso verso un frutto, e sulla sua schiena si vede la mia ombra mentre la fotografo. Questa foto mi ricorda, in più, che il mio gusto è cambiato: solo due anni fa non mi sarebbe mai venuto in mente di fare una foto del genere, e non l’avrei trovata bella, perché non sopportavo tutte le foto in cui compare l’ombra del fotografo. È una questione di evoluzione e di meandri del gusto personale.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Dentro la mia borsa fotografica c’è prima di tutto la mia amata Yashica 108, con un 35-70mm e un 50mm.
Poi c’è una Canon 7D con un 50mm 1.4.
L’ultima arrivata è una Leicaflex SL che sto ancora provando.
Spesso scatto con il cellulare (nella foto ho messo un iPhone 3 come simbolo di questa cosa, poiché il mio cellulare attuale era impegnato a fare la foto).
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Vorrei prendere un nuovo obiettivo per la Canon, magari un 24-70mm o un 28mm.
Darei via volentieri la Canon G11, che non mi ha mai soddisfatto.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
In genere visito il sito personale dei fotografi che mi interessano, e poi diversi blog: paperjournalmag, somewheremagazine, aurorafotografi e ifyouleavestagram sono tra i miei preferiti.
Grazie Viola!
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